20 giugno 2019

Rivalutare le immobilizzazioni della tua SRL a costo zero: scopri come

Un problema che spesso e volentieri l'imprenditore italiano si trova ad affrontare è la frustrazione di non poter rivalutare i beni del patrimonio della società. Magari ci sono degli immobili che sono stati riscattati da un leasing e sono stati riscattati in bilancio molto meno del valore reale, oppure ci sono marchi, ci sono brevetti che non valgono in bilancio quanto valgono davvero o altri beni e materiali che dovrebbero essere rivalutati.

Purtroppo i principi contabili nazionali non consentono in bilancio la rivalutazione delle immobilizzazioni al valore corrente.

Per fare queste operazioni bisognerebbe aspettare delle leggi speciali che consentano di farlo. Negli anni se ne sono susseguite diverse, la più nota e utilizzata è quella del 2008 sui beni immobili che consentì allora di rivalutare i beni immobili presenti in bilancio ma questa operazione non è sempre fattibile, bisogna sfruttare una legge "ad hoc" che lo consenta e in più ha anche un costo fiscale perché per ottenere un riconoscimento fiscale di queste condizioni e quindi poi, ad esempio, poter dedurre gli ammortamenti bisogna pagare delle imposte.

Un'altra modalità con la quale è possibile, diversamente, valorizzare il patrimonio della società è farlo nell'ambito di un'operazione straordinaria, ovvero nel momento in cui la società debba strutturarsi con un'operazione straordinaria quale una scissione, una fusione societaria, un conferimento d'azienda, allora legge in quei frangenti consente una rivalutazione dei beni aziendali. Quindi nel quadro di una ristrutturazione giuridica di un gruppo di società, allora è una buona idea pensare anche alla rivalutazione dei beni dell'azienda.

Questa ipotesi non è mai stata conveniente come lo è oggi. Infatti, il Decreto Crescita, approvato a fine aprile e del quale attendiamo a giorni la conversione in legge, prevede una norma di estremo favore per le immobilizzazioni e rivalutazioni effettuati dalle società nell'ambito di operazioni straordinarie. La legge infatti prevede che sia possibile riconoscere fiscalmente il maggior valore di immobilizzazioni immobili, immobilizzazioni di materiali di altro genere o immobilizzazioni immateriali senza il pagamento di alcuna imposta sostitutiva.

Sarà possibile ottenere il riconoscimento fiscale del maggior valore attribuito ad alcuni beni aziendali senza dover pagare nulle e quindi negli anni successivi poter dedurre ammortamenti e quindi costi su attività dei quali non si è mai pagato un prezzo.

Attendiamo la conversione in legge e i maggiori dettagli che usciranno sicuramente su questa norma e ne riparleremo in futuro.

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