19 ottobre 2020

Apro partita IVA ora (ad Ottobre 2020) o è meglio aspettare Gennaio 2021?

Siamo ad ottobre e in questo periodo è naturale chiedersi se sia il caso di aprire una nuova attività o di trasformarsi in SRL, se farlo subito o se convenga aspettare gennaio dell’anno prossimo, aspettare Capodanno e pensarci dopo. 

Fiscalmente fa differenza? 

La risposta, come si può immaginare è: dipende. Dipende dalla situazione in cui ci si trova e cambia molto se stai avviando da zero un’attività, specialmente se questa attività è una ditta individuale e se è in regime forfettario, oppure se ti trovi in situazioni differenti. 

Facciamo un attimo il punto della situazione. 

Se si è in una posizione individuale e si è in regime forfettario, quest’ultimo comporta dei grossi benefici fiscali (ovvero pagare le tasse solo sul 5% del reddito del regime forfettario per i primi cinque anni), ma il primo anno finisce il 31 dicembre, quindi, se si apre la partita Iva oggi, il primo anno durerà soltanto due mesi e pochi giorni e quasi 10 mesi di beneficio fiscale andranno persi. Viceversa, se si inizia l’attività il 1° gennaio sarà possibile godere di questa tassazione agevolata per cinque anni pieni e questo naturalmente non è trascurabile. C’è poi un’altra ragione per cui è sconsigliato aprire la partita IVA oggi e la spiegherò con un esempio. L’anno scorso feci una consulenza ad un’azienda che si trovava nel secondo anno dell’attività. Ricordo che eravamo in collegamento on-line e mi dissero di aver aperto la partita IVA il 1° novembre, di aver fatturato 15 000 euro il primo anno e di essere cresciuti, di star andando molto bene e di stare per raggiungere i 65 000 euro a fine anno. Mi chiesero cosa potessero fare a quel punto e io fui costretto a dare al mio cliente un’informazione che purtroppo gli era sconosciuta. Il tetto dei 65 000 euro sotto il quale bisogna fermarsi per non uscire dal regime forfettario si calcola per giorni, ovvero, se si apre la partita IVA il 1° novembre il tetto per il primo anno non è 65.000 ma 65.000 / 365 × 60 e se si fa il conto fa meno di 15.000 euro. Con quei 15 000 euro si è sforato il tetto del forfettario già al primo anno, e questo comportava quindi che l’anno dopo, avendo emesso fatture nel regime forfettario, si trovava a dover ravvederle interamente dal momento che quelle fatture dovevano includere l’IVA, una situazione veramente drammatica. 

Magari in un altro video racconterò come poter sanare situazioni di questo tipo senza rimetterci tutto, perché ora che la fatturazione è elettronica esiste proprio un’omissione nell’invio tempestivo della fattura elettronica, dunque non si scherza. Ci farò un video sopra ma, visto che è certamente meglio prevenire che curare, se è possibile rinviare di qualche mese l’avvio dell’attività, ditte individuali o posizioni da professionisti individuali in regime forfettario, aspettiamo gennaio. 

In questo video avrei voluto parlare di come la situazione sia diversa nelle SRL, ma ora questo video comincia ad essere troppo lungo, quindi per il momento mi fermo qui e l’appuntamento è al prossimo video, nel quale spiegherò che invece per le SRL non è così, le cose possono essere differenti. 

Sintesi del video by
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