28 settembre 2020

Compensare crediti e debiti IVA nell'ambito di un gruppo di società?

In questi anni di video mi è capitato più volte, nel parlare della holding e dei suoi benefici, di discutere anche del consolidato fiscale, cioè dell’opportunità che vi è, nell’ambito dei gruppi, di consolidare i conti ai fini fiscali con l’importante beneficio di poter compensare le perdite di una società del gruppo con gli utili dell’altra società, risparmiando quindi qualche imposta. 

Non è ancora capitato invece di parlare dell’opportunità di fare la stessa cosa nel mondo IVA. Se nell’ambito di un gruppo ci sono alcuni soggetti che sono a credito d’IVA ed altri che sono a debito d’IVA, è possibile, in qualche modo, compensare le relative posizioni per evitare di trovarsi una società a credito d’IVA mentre l’altra versa? La risposta è positiva: esistono due diversi strumenti che consentono di raggiungere questo obiettivo, uno più semplice e l’altro più articolato. In questo video ne parlerò sinteticamente. 

Il primo di questi strumenti è la liquidazione IVA di gruppo. Nell’ambito di un gruppo, ovvero in una situazione in cui c’è una società che controlla altre società dello stesso gruppo, è possibile far sì che le liquidazioni delle singole società vengano sommate. Cosa vuol dire? Vuol dire che è possibile ottenere il risultato che dicevamo prima, ovvero, se una società è a credito e l’altra a debito, la liquidazione di gruppo consentirà di compensare tra di loro queste due posizioni. Ogni società mantiene la propria autonoma partita IVA ma una volta che ogni società avrà fatto le singole liquidazioni IVA, alla fine, nell’ambito del gruppo, queste singole posizioni potranno essere compensate l’una con l’altra. 

La seconda ipotesi, molto più articolata, è invece quella del gruppo IVA. Nel gruppo IVA si ottiene questo stesso risultato ed anche qualcosa di più. In questo caso quel che si verifica è che ogni società del gruppo che rispetti i requisiti che adesso vedremo, perde la propria autonomia IVA. Al gruppo IVA viene attribuita una nuova partita IVA e quella sarà la partita IVA delle società del gruppo che rispettano i requisiti. Questo vuol dire che non sarà più ogni società a fare le liquidazioni e le dichiarazioni IVA, ma ci sarà direttamente un’unica dichiarazione IVA e un’unica liquidazione IVA di gruppo. 

Questo che conseguenze ha? La prima conseguenza, ovviamente, è che si ottiene, in maniera ancora più diretta, l’immediata compensazione tra le posizioni creditorie-debitorie nell’ambito del gruppo, ovvero lo stesso risultato che si otteneva con la liquidazione IVA di gruppo. Si ottengono, però, anche altri risultati: se la partita IVA è una sola nel gruppo, questo vuol dire che le operazioni infragruppo non sono rilevanti ai fini IVA, perché sarebbero operazioni fatte da un soggetto a sé stesso, quindi non si farà più una fattura con l’IVA. Saranno invece operazioni fuori dal campo di applicazione dell’IVA, e questo porta con sé anche un beneficio, perché consente eventualmente di risparmiare delle somme nel caso in cui alcune delle operazioni infragruppo portassero con sé un’IVA indetraibile, oppure comportassero una pro-rata che porta ad IVA indetraibile. In questi casi il gruppo IVA risolve la situazione, perché le operazioni nell’ambito del gruppo non sono più rilevanti ai fini IVA. Un’altra conseguenza piacevole è che, una volta impostato il gruppo IVA, si semplificano gli adempimenti amministrativi, perché non sarà più la singola società a fare liquidazioni, comunicazioni e dichiarazioni IVA, ma ci sarà un unico soggetto, ovvero il rappresentante del gruppo che farà un’unica dichiarazione per tutto il gruppo. 

Uno svantaggio di questi sistemi, sia del gruppo che della liquidazione IVA di gruppo, che abbiamo anche nell’ambito del consolidato fiscale, è che la società che si fa carico delle imposte delle altre (tipicamente la capogruppo), diventa poi, fiscalmente, anche responsabile in caso di un eventuale accertamento successivo del fisco, così come l’accertamento ai fini IRES nell’ambito del consolidato fiscale verrebbe fatto alla controllante, anche per l’eventuale rettifica operata sulle controllate. In questo modo anche in un gruppo IVA, ad esempio, il responsabile dell’IVA di tutto il gruppo sarebbe il rappresentante del gruppo, e di questo ovviamente bisogna tener conto. Questi sono strumenti che possono essere davvero utili nell’ambito di un gruppo. 

Rileviamo, infine, in chiusura, un’altra differenza tra la liquidazione IVA di gruppo e il gruppo IVA. Mentre la liquidazione IVA di gruppo è, tutto sommato, abbastanza libera (cioè nell’ambito di un gruppo si decide quali società inserire nella liquidazione IVA di gruppo), nel gruppo IVA la cosa è molto più stringente: oltre al vincolo finanziario (cioè al fatto che la controllante tale deve essere, deve controllare le società del gruppo), deve esserci anche un vincolo di carattere economico, ovvero le attività economiche delle società appartenenti al gruppo devono essere vicine o legate tra di loro in qualche modo, non si possono mettere in un gruppo IVA società che fanno tutt’altro l’una rispetto all’altra. Deve poi esserci un vincolo anche organizzativo, ovvero deve esserci una direzione, un coordinamento di una società rispetto alle altre. Per tutte queste ragioni il gruppo IVA ha quindi alcuni vincoli in più. 

Questi sono temi di cui si sente parlare molto poco, ancora meno del consolidato fiscale. Spero, con questo breve video, di avere colmato questa lacuna.

Sintesi del video by
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