Conviene vendere partecipazioni come persona fisica o come holding?
Nel contesto attuale, molti imprenditori cercano consigli sulla funzionalità delle holding per le loro specifiche situazioni. La comprensione precisa del funzionamento delle holding è cruciale. Questo riassunto mette in evidenza le considerazioni principali riguardo la vendita di partecipazioni tramite una holding rispetto alla vendita come persona fisica, basandosi sull'obiettivo finale dell'imprenditore.
Considerazioni Fiscali sulla Vendita di Partecipazioni- Tramite Holding: Se una holding vende partecipazioni detenute per almeno un anno, con certi requisiti, il 95% della plusvalenza è esente da imposte, gravando solo il 5% della stessa. Tuttavia, se le riserve generate dalla vendita vengono distribuite, il socio paga il 26% sul dividendo percepito.
- Come Persona Fisica: La vendita diretta da parte di una persona fisica vede la plusvalenza interamente tassabile al 26%. Ciò comprende, però, un'eccezione per la possibilità di rivalutazione delle quote, legislazione che di anno in anno tende a prorogarsi, permettendo in alcuni casi una tassazione ridotta all'11%.
Cosa Conviene Fare?
La scelta tra vendere come holding o come persona fisica dipende dall'intenzione futura dell'imprenditore. Chi desidera terminare la propria attività imprenditoriale potrebbe trovare conveniente la vendita come persona fisica, godendo di un'aliquota ridotta. Viceversa, per chi prevede di reinvestire i capitali in nuove iniziative, operare tramite una holding potrebbe essere più vantaggioso per beneficiare di capitali parzialmente detassati.
Conclusioni
Non esiste una risposta unica riguardo alla convenienza tra vendere partecipazioni tramite holding o come persona fisica. La decisione deve essere guidata dagli obiettivi a lungo termine dell'imprenditore, tenendo conto delle differenze fiscali e del proprio piano d'investimento futuro.
