7 ottobre 2020

Credito di imposta per acquisti di beni strumentali del 2020: tutti i dettagli

Ormai lo sappiamo: le tasse sono altissime, la pressione fiscale è la nostra quotidianità. Si susseguono però crediti d’imposta, nuove agevolazioni, nuovi sussidi, nuovi contributi ecc. per “indorare” un pochino la pillola, per farci apparire lo Stato come buono e vicino ai contribuenti. 

Onestamente preferirei una pressione fiscale più bassa e un atteggiamento un po’ meno inquisitorio da parte di chi fa le spese fiscali, piuttosto che un fisco ostile accompagnato da mille agevolazioni / detrazioni / benefici. Detto ciò, in questo video analizziamo un ulteriore credito d’imposta che esiste dal 2020. 

Ricorderete che fino all’anno passato esistevano i super-ammortamenti e gli iper-ammortamenti: sostanzialmente il fisco faceva finta che i tuoi beni li avessi pagati per esempio 130-140 invece di 100 e consentiva di dedurre da quella maggior cifra i relativi ammortamenti. Questo consentiva di poter dedurre più di quello che si era speso; oggi questo beneficio si trasforma e diventa un credito d’imposta. 

Il credito d’imposta per i beni materiali strumentali nuovi acquistati dal 01/01/2020 ed entro il 31/12/2020, ovvero ordinati con pagamento di almeno il 20% di acconto entro il 31/12/2020 e acquistati entro il 30/06/2021, è pari al 6% del costo di acquisto. Questo non vale per le auto e per i beni che hanno un’aliquota di ammortamento inferiore al 6,5%. Per gli altri beni il credito d’imposta è del 6%. Questo credito d’imposta potrà essere fruito nell’anno successivo e nei successivi quattro, quindi immaginando di fare quest’anno l’investimento di € 100.000 in nuovi beni materiali il credito d’imposta del 6% è pari a € 6000, che diviso 5 fa € 1200, e a partire dal 2021 fino al 2025 avrai € 1200 di credito da utilizzare in compensazione. 

Il credito non è del 6% ma ad aliquote maggiori, fino al 40% se gli investimenti sono relativi ad industria 4.0.  Un piccolo dettaglio tecnico, che è stato risolto ieri dall’Agenzia delle Entrate, è che mentre la vecchia norma super-ammortamento non prevedeva nessun particolare adempimento a carico dei fornitori, questa norma prevede invece che sulle fatture debba esserci l’indicazione della norma di legge che ha introdotto questo credito d’imposta. Si sono resi subito conto che evidentemente era troppo, era un adempimento assurdo, quindi è stato sostituito. Questa è una delle modalità suggerite dall’Agenzia delle Entrate, la stampa fisica delle fatture elettroniche con apposizione di timbro, ovvero con penna indelebile, che riportino la dicitura della norma di riferimento. Facciamo le fatture elettroniche ma questo non è servito per cambiare la mentalità della nostra controparte.

Sintesi del video by
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