Da sudditi a schiavi: ecco le istanze di interpello a pagamento

Interpello e Conseguenze di un Eventuale Pagamento

Il video tratta della problematica legata all'interpello fiscale, un'interrogazione che i contribuenti possono presentare all'Agenzia delle Entrate in caso di dubbi sull'applicazione di norme tributarie. Recentemente, è stata sollevata la questione che, a causa dell'elevato numero di istanze, ci sarebbe la possibilità che in futuro queste diventino a pagamento.

Reazioni e Interpretazioni

Questa notizia ha destato preoccupazione, visto che l'interpello attuale funge da garanzia per i contribuenti che intendono compiere operazioni in conformità alle leggi, offrendo loro una sorta di "salvacondotto". L'idea che in futuro possa essere necessario pagare per ottenere questa sicurezza è stata vista come un declassamento della figura del contribuente, da cittadino a suddito, e in ultima istanza, a schiavo.

Criticità dell'Attuale Sistema

Il relatore esprime dubbi sulla correttezza e imparzialità della risposta dell'Agenzia delle Entrate, citando un caso in cui l'interpretazione fornita dall'agenzia contrastava apertamente con la legge, costringendo imprenditori e commercialisti a modificare il loro approccio alla distribuzione dei dividendi per adeguarsi a una normativa fiscale cambiata. L'esempio è descritto come un'azione motivata da fini di cassa dello Stato piuttosto che da una volontà di chiarimento normativo.

Responsabilità Professionale

Il relatore, rivolgendosi ai colleghi commercialisti, sottolinea l'importanza di assumersi le proprie responsabilità professionali anziché fare affidamento sulle istanze di interpello. Incoraggia l'adozione di un approccio più autonomo e consapevole, in contrapposizione all'attitudine di dipendenza dalle direttive dell'amministrazione finanziaria.

Confronto con la Letteratura

Per enfatizzare il concetto di accettazione passiva dell'autorità, il relatore fa riferimento al libro "1984" di George Orwell, paragonando l'amore coatto per il "Grande Fratello" alla rassegnazione verso l'idea di pagare per l'interpello, come ulteriore dimostrazione dell'asservimento nei confronti dell'autorità fiscale.

Conclusione

La riflessione si chiude con un appello ai colleghi a non accettare passivamente l'idea che le istanze di interpello possano diventare a pagamento, invitandoli a rivendicare un ruolo più attivo e consapevole nella gestione fiscale, in modo da preservare la propria dignità professionale e cittadina.