24 luglio 2018

Fatturare 20.000 euro e pagare ZERO di tasse

Ieri abbiamo liquidato la dichiarazione dei redditi di un amico che è un agente di commercio e lui oggi mi telefona e mi dice:

"Luca mi sa che c'è qualcosa che non va nella mia dichiarazione"

"Che succede? Dimmi"

"Possibile che abbia tutto questo credito IRPEF? Ma com'è possibile che io non paghi tasse?"

"E' possibile perché tu subisci la ritenuta d'acconto sulle fatture che emetti e quindi è probabile che la ritenuta d'acconto sia eccedente rispetto alle imposte che devi pagare"

"Sì ma io non è che abbia subito tutte queste ritenute, ma com'è possibile?"

Il caso del mio amico è esemplificativo di una situazione nella quale non è bene stare nel regime forfettario ma è meglio stare nel regime semplificato con IVA. Vi spiego la sua situazione: il reddito complessivo del mio amico, lo leggo dal quadro N che ho qui davanti, è di 13.890 euro, frutto di un fatturato di circa 20.000 euro e di costi di circa 6.000 euro. A questi 13.890 euro si deducono gli oneri deducibili che sono i contributi previdenziali INPS ed ENASARCO che il mio amico ha subito quest'anno. Quindi, il reddito imponibile è di 9.634 euro. L'imposta dovuta su questa cifra sarebbe di 2.216 euro, però il mio amico ha qualche detrazione: in particolare ha 698 euro di moglie a carico, 434 euro di figlio a carico, 904 euro di detrazione per redditi assimilati a quelli di lavoro-dipendente e poi ha detrazioni, spese mediche e altri tipi di spese. Insomma, ha 2.209 euro di detrazioni a fronte di 2.216 euro di tasse dovute. Quindi ha tante detrazioni quante tasse. Di conseguenza, le ritenute d'acconto che ha subito sulle fatture pari a 2.208 euro sono, fondamentalmente, tutte un credito che potrà essere utilizzato per pagare l'IVA il 20 agosto, insieme all'INPS del 20 agosto.

Non ci sono imposte da pagare. Quando il mio amico ha aperto la partita IVA mi chiese "cosa faccio, sto nel regime forfettario o sto nel regime semplificato con IVA?", io gli avevo chiesto una previsione del suo fatturato e poi gli ho detto: "guarda, essendo un agente di commercio tu puoi detrarre tutta l'IVA sull'acquisto dell'autovettura e allora è un peccato essere nel regime forfettario e perdersi tutta quell'IVA. Quindi stiamo nel regime tradizionale, semplificato, detraiamoci tutta quell'IVA, se il fatturato è quello che mi hai stimato allora potremmo andar bene". In effetti, ci siamo goduti la detrazione integrale dell'IVA, cosa che non avremmo potuto avere nel regime forfettario e oggi viene fuori che nel primo anno di attività le imposte dovute sono zero, mentre fossimo stati nel regime forfettario sarebbero state, sia pur basse, positive.

Ecco, quindi, confermata l'opportunità di valutare attentamente la convenienza del regime forfettario quando si apre una nuova attività.

Sintesi del video by
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