I 600 euro di indennità spettano ai soci di SAS, SNC ed SRL iscritti all'INPS?
La discussione verte sulla questione dell'indennità di 600 euro destinata ad artigiani e commercianti durante un periodo di crisi, analizzandone l'ambito di applicazione e l'interpretazione normativa. Di seguito i temi principali, organizzati per importanza:
1. Ambito di applicazione dell'indennità- L'indennità di 600 euro è riconosciuta ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali degli artigiani e dei commercianti, escludendo titolari di pensione e iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della gestione separata.
- La normativa include non solo titolari di ditta individuale ma anche soci di società di persone (ad es. SNC, SAS) e soci lavoratori di SRL iscritti come artigiani o come commercianti.
- La corretta interpretazione della norma dovrebbe basarsi su un approccio che garantisca equità e trattamento identico tra tutte le figure coinvolte, indipendentemente dalla forma giuridica della loro attività.
- È sottolineata l'importanza di non discriminare tra diversi tipi di lavoratori autonomi, garantendo l'indennità a tutti i contribuenti che versano le quote previdenziali previste.
- La legge esclude dall'indennità chi bénéficia di pensione o di altra previdenza obbligatoria, fatta eccezione per quelli inseriti nella gestione separata.
- Si discute il caso del socio amministratore di SRL, che dovrebbe avere diritto all'indennità per una delle sue posizioni previdenziali in caso di doppio ruolo.
- Gli agenti di commercio, nonostante abbiano un'altra posizione previdenziale obbligatoria, dovrebbero godere del beneficio in quanto la loro non è la posizione previdenziale principale.
Il relatore auspica che la sua interpretazione, incentrata sul rispetto dei principi di equità e coerente con il testo normativo, venga accolta dall'INPS. In caso contrario, suggerisce una reazione da parte del colleghi e del pubblico interessato.