L'Agenzia disconosce il Regime Forfettario: come minimizzare i danni
In questa consulenza il narratore discute di un caso di accertamento fiscale ricevuto da un cliente per l'anno 2017, a seguito dell'adesione al regime forfettario pur avendo la partecipazione in una società di persone. Vengono esplorate le opzioni disponibili per minimizzare i danni fiscali relativi all'IRPEF e all'IVA.
Principali Temi Discussi:- Accertamento fiscale: Il cliente ha ricevuto un accertamento fiscale per l'anno 2017 a causa dell'adesione non corretta al regime forfettario, avendo una partecipazione in una società di persone.
- Danni fiscali: L'accertamento riguarda non solo l'IRPEF, pagata in maniera ridotta rispetto al dovuto, ma anche problemi relativi all'IVA, non fatturata correttamente sotto il regime forfettario.
- Strategie di risoluzione: Si valutano tre opzioni: adesione all'invito dell'Agenzia delle Entrate, ravvedimento speciale con sanzioni ridotte, e acquiescenza all'accertamento. Viene preferita l'opzione dell'acquiescenza per via di vantaggi nelle sanzioni.
- Recupero IVA: Vengono discussi i meccanismi legali per richiedere ai clienti il pagamento dell'IVA precedentemente non fatturata, sottolineando però le difficoltà pratiche in alcuni casi.
- Gestione partita IVA: Il cliente aveva chiuso la partita IVA, ma si sta lavorando per riaprirla temporaneamente per emettere le note di variazione necessarie al recupero dell'IVA.
- Contatto e consulenza: Il narratore invita gli ascoltatori a contattarlo per consulenze in materia di accertamenti fiscali.
Questo riassunto mette in luce le sfide e le strategie nell'affrontare accertamenti fiscali e il tentativo di minimizzare i danni attraverso varie opzioni legali e pratiche di gestione fiscale.