L'Agenzia Entrate fa appello sui contenziosi persi più spesso di quanto dovrebbe: TRE MIEI CASI
Nel video, un difensore tributario condivide delle riflessioni e analizza alcune recenti esperienze di contenzioso con l'agenzia delle entrate, mettendo in luce le dinamiche e le logiche sottostanti le decisioni delle agenzie fiscali nella gestione degli appelli. Si approfondiscono tre casi significativi di contenzioso, ognuno con peculiarità e lezioni da trarre.
Caso di Successo e Logica Coerente nell'Appello- Il difensore descrive un caso in cui ha impugnato tre cartelle esattoriali non notificate correttamente, vincendo inizialmente su tutti i fronti.
- L'agenzia delle entrate decide di appellare solo una delle tre cartelle, ammettendo implicitamente la correttezza della decisione del tribunale sulle altre due. Questo evidenzia un'esemplare pratica di rinuncia parziale degli appelli quando le probabilità di successo sono scarse.
- Il secondo caso affronta il riconoscimento di un credito IVA da parte dell'agenzia delle entrate, ma con il mantenimento di sanzioni ingiustificate, nonostante la giurisprudenza favorevole al contribuente. L'agenzia presenta appello contro la decisione favorevole al contribuente in primo grado.
- L'ultimo caso riguarda un contenzioso relativo a presunte vendite non dichiarate in seguito alla cessazione di un'attività. Nonostante la vittoria sul merito in secondo grado, l'agenzia delle entrate decide di ricorrere in Cassazione, un gesto visto come poco giustificabile dal difensore.
- Il difensore tributario solleva questioni riguardanti l'assimetria nel sistema giuridico tributario, dove l'agenzia delle entrate non sostiene direttamente le spese legali, al contrario dei contribuenti che devono sostenere costi significativi per la tutela dei propri diritti.
- Questa situazione porta a una mancanza di scrupoli nell'intraprendere appelli spesso ingiustificati da parte dell'agenzia, creando un dispendio di risorse finanziarie e temporali per i contribuenti.
- Il difensore auspica un cambiamento nel rapporto tra contribuenti e amministrazioni fiscali, promuovendo la correttezza, la buona fede e una valutazione più consapevole dei costi e dei benefici nelle decisioni di perseguire contenziosi in appello o in Cassazione.
- Sottolinea l'importanza di un approccio più equilibrato e giustificato nelle decisioni di gestione del contenzioso fiscale, invocando un maggiore rispetto per i principi generali del diritto e per le risorse dei contribuenti.