29 agosto 2018

Le spese di casa ufficio del professionista

Oggi voglio trattare un tema che mi è stato sollevato già più volte e quindi mi sa che è di interessa abbastanza diffuso. Parlo delle spese di casa-ufficio del professionista. Il professionista, cioè il lavoratore autonomo non iscritto alla Camera di Commercio, può dedurre le spese di casa-ufficio quando utilizzi l'abitazione promiscuamente, cioè utilizza l'abitazione sia come luogo di abitazione, che per motivi di lavoro, ha un piccolo ufficetto in casa.

Questo è molto interessante perché tante volte un professionista non ha un ufficio proprio destinato al proprio lavoro ma utilizza casa sua e allora poter dedurre 50% delle spese di casa può essere un risparmio fiscale importante. Anche perché si parla di tutte le utenze ma anche, eventualmente, dell'affitto che viene pagato per la propria abitazione e dedurre il 50% delle spese dell'affitto può essere assolutamente, fiscalmente, molto interessante.

Ecco, la domanda che mi è stata posta, in un paio di circostanze, è la seguente: ma se io ho sottoscritto un contratto per uso abitativo di casa mia, contratto che fiscalmente è stato stipulato a cedolare secca, cioè il proprietario di casa pagherà soltanto una "flat tax" su quanto incassa, allora io posso dedurre le spese legate all'affitto per l'uso promiscuo dell'abitazione? Che cosa dice l'Agenzia delle entrate quando si parla di cedolare secca? Dice una cosa molto importante: che non si può sottoscrivere un contratto di affitto per uso promiscuo di un'abitazione, quindi sia abitativo che professionale o commerciale, usufruendo della cedolare secca.

Quindi non si può godere della cedolare secca se il contratto prevede un uso promiscuo.

Quindi volendo leggere questa norma in senso restrittivo si potrebbe concludere dicendo: se io voglio utilizzare l'abitazione anche per uso promiscuo e lo voglio specificare nel contratto, il proprietario non potrà godere della cedolare secca, tuttavia c'è anche da dire che è ben possibile che nel contratto non ci sia scritto che l'uso è promiscuo ma che poi, in definitiva, dopo l'uso diventi promiscuo; oppure semplicemente che nel contratto non si pensi di indicare che l'uso è anche promiscuo.

Allora, dal punto di vista dell'affittuario davvero il fatto di avere un contratto a cedolare secca limita la possibilità di dedurre il 50% delle spese di affitto come casa-ufficio? Io, personalmente, non vedo limiti di questo tipo nella norma che riguarda la deduzione delle spese di casa-ufficio. Quindi se mi metto nei panni del professionista, io quasi, quasi questa spesa la dedurrei.

Su questo punto specifico non mi risulta si sia espressa l'Agenzia delle entrate, io azzarderei la deducibilità. Se sei un collega e non sei d'accordo, perché no, facciamoci un bel dibattito qui sotto e parliamone insieme.

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