Ma alla fine i forfettari come ricevono le fatture elettroniche???
Il video destinato a minimi e forfettari, forfettari presenti e futuri visto che a gennaio ne avremo più di quanti ne abbiamo oggi e viste le novità della Legge di Stabilità.
Ebbene, il tema che voglio trattare qui è: che cosa succede alle fatture ricevute dai forfettari e dai minimi a partire dall'1 gennaio?
Avevo già fatto un video ma ci sono novità sull'argomento perché l'Agenzia delle Entrate in un una FAQ ha risposto alla specifica domanda. La specifica domanda è questa: come devono gestire i forfettari e i minimi le fatture elettroniche ricevute? Sono tenuti i forfettari e i minimi alla Conservazione Sostitutiva delle fatture?
I forfettari e i minimi non sono tenuti a conservare le fatture in maniera digitale, a meno che non vogliano riceverle dai loro fornitori in formato elettronico. Quindi, se il minimo/forfettario comunica al suo fornitore o all'Agenzia delle Entrate la modalità con cui vuol ricevere le fatture, PEC piuttosto che Codice Destinatario, allora con questo manifesta il suo intendimento a voler ricevere le fatture elettroniche e quindi dovrà anche conservare le fatture elettroniche ricevute, lo potrà fare tramite i canali dell'Agenzia delle Entrate se non vuole affidarsi a un servizio a pagamento.
Ma i forfettari/minimi hanno anche l'opzione di non voler ricevere le fatture elettroniche e allora possono comunicare ai loro fornitori di indicare 7 zeri nel campo del Codice Destinatario, nelle fatture elettroniche.
Non la PEC, non un Codice Destinatario specifico.
Eviteranno di comunicare all'Agenzia delle Entrate la modalità di ricezione e quindi saranno trattati, fondamentalmente, come privati. A questo punto riceveranno dai loro fornitori anche un formato PDF delle fatture che potranno conservare analogicamente su carta.
Quindi le opzioni sono due, anzi tre:
La prima, la più tecnologica è che il forfettario/minimo decida di adeguarsi alla fatturazione elettronica anche per le emissioni delle fatture e a quel punto comunicherà il suo Codice Destinatario e farà tutto come se fosse obbligato a fare la fatturazione elettronica.
La seconda possibilità è che emetta le fatture analogiche, come faceva in passato, ma decida di riceverle elettroniche ed allora comunicherà ai suoi fornitori e all'Agenzia dell'Entrate la modalità con cui vuole ricevere le fatture e dovrà, quindi, poi fare anche la Conservazione Sostitutiva.
La terza opzione è che voglia emetterle e riceverle anche analogiche. In questo caso non deve assolutamente comunicare ne' all'Agenzia delle Entrate, ne' ai fornitori ne' PEC ne' Codice Destinatario per non essere poi costretto a fare la Conservazione Sostitutiva.
A te la scelta.