Pace fiscale, prime indiscrezioni 2/3
Secondo video sulla cosiddetta Pace Fiscale. Questo capitolo della Pace Fiscale dovrebbe, usiamo sempre il condizionale, riguardare quelle situazioni in cui il contribuente è già stato sottoposto a verifica fiscale. E' quindi in una fase in cui l'avviso di accertamento è stato emesso quindi, ad esempio, in una fase di adesione all'avviso di accertamento, oppure in una fase di contenzioso, quindi il contribuente ha impugnato l'atto ricevuto di fronte alla Commissione Tributaria per opporsi a questo atto.
Allora, c'è da dire qui che visto che si parla di sconti integrali di sanzioni e di interessi, allora il primo consiglio che posso dare oggi è: mai, in questa fase fare acquiescenza ad atti dell'amministrazione, cioè semplicemente hai ricevuto un atto dell'amministrazione, prendere e pagare, perché è probabile che da qui alla fine dell'anno esca questa norma che consente di risparmiare sanzioni. Quindi, il consiglio che posso dare a chi ha ricevuto un avviso di accertamento o sta per ricevere l'avviso di accertamento, in qualche modo, è di prendere un po' di tempo, perché da qui alla fine dell'anno ci saranno delle novità e quindi quelle novità dovranno essere sfruttate, è un peccato non farlo.
Quando si riceve un avviso di accertamento può essere utile guadagnare 90 giorni presentando istanza di accertamento con adesione e può essere opportuno prendere ulteriore tempo presentando ricorso contro gli atti che vengono ricevuti. Questo consentirà di risparmiare nel momento in cui esce la Pace Fiscale. Quindi, vivendo questo momento di attesa per la Pace Fiscale, ecco non è questo il momento per pagare il dovuto degli accertamenti che si ricevono dal Fisco, probabilmente omettendo di pagare oggi, domani si pagherà di meno.
Questo è un effetto un po' distorsivo delle informazioni che trapelano oggi sulla Pace Fiscale, non potevano che aspettarselo. Per chi invece ha dei contenziosi ormai presenti da molto tempo e li sta gestendo magari in secondo grado o addirittura in Cassazione, questa Pace Fiscale, almeno si dice, propone una graduazione degli importi dovuti, a seconda degli esiti fin qui susseguitisi dei contenziosi. Ovvero, si dice che se il contribuente è stato sconfitto in primo grado dall'amministrazione potrà sanare il contenzioso, chiudere il contenzioso, evitando di pagare le sanzioni, pagando le sole imposte; quando invece sia stato vittorioso in primo grado potrà uscirne pagando soltanto il 50% delle imposte; qualora sia stato vittorioso anche in secondo grado potrà uscirne pagando il 20% delle imposte. Insomma, esiste una uscita di favore, cosa che non era prevista dalla precedente definizione delle liti pendenti per chi abbia ottenuto risultati favorevoli nei giudizi già conclusisi in Commissione Tributaria.
Interessante, dunque, sarà fare questa valutazione. Oggi, ovviamente, si tratta soltanto di congetture, però programmare già da oggi quello che potrà essere tra sei mesi può essere utile e interessante.