Pagare le imposte sulla plusvalenza da bitcoin: TRE OPZIONI
Gestione delle Plusvalenze e Successioni di Bitcoin del 2017
Il meeting ha esplorato tre principali approcci su come gestire le plusvalenze e le successioni di bitcoin realizzate nel 2017, evidenziando l'incertezza normativa e le diverse strategie per conformarsi o navigare le ambiguità fiscali.
Opzioni Principali:
- Adeguamento alla Risoluzione del 2016: La cessione di bitcoin potrebbe non generare plusvalenze per mancanza di finalità speculativa. Questa interpretazione rischia però futuri accertamenti fiscali a causa dell'ambiguità della risoluzione stessa. L'appello al diritto europeo på potrebbe offrire una salvaguardia parziale, principalmente per le sanzioni, data l'incertezza normativa.
- Trattamento come Valute Esterne: Valutando i bitcoin come valute estere, con l'osservazione di specifiche soglie di consistenza. Se i valori superano i 51.000 euro per sette giorni consecutivi, si rende necessario il pagamento di imposte. Questa proposta offre una via intermedia.
- Soggezione al 26% di Imposta: L'imposizione fissa al 26% sulle plusvalenze per evitare incertezze e garantirsi tranquillità. Questa opzione riflette una scelta di chiarezza e sicurezza a fronte dell'incertezza legislativa.
Considerazioni Finali:
La decisione su quale percorso adottare deve essere personalizzata, valutando la singola situazione e il proprio grado di avversione al rischio. L'assenza di una legislazione chiara e prevedibile sui bitcoin mette in evidenza la problematica di un sistema fiscale che lascia i contribuenti in una condizione di insicurezza riguardo la dichiarazione dei loro redditi.