Società alle Isole Canarie? Ecco cosa ne pensa la Finanza
Un imprenditore ha ricevuto una lettera dalla Guardia di Finanza che informava l'avvio di una verifica fiscale sulla sua società spagnola, erroneamente qualificata con una partita IVA italiana. Questo ha portato a una consulenza per chiarire la situazione e eventualmente prepararsi a un contenzioso riguardo l'esterovestizione.
Problema Principale:
- L'imprenditore è stato sorpreso nel ricevere una comunicazione dalla Guardia di Finanza che avvisava di una verifica fiscale su una società che, pur essendo spagnola e operante dalle Isole Canarie, veniva attribuita una partita IVA italiana.
Azione Intrappresa:
- È stata fatta una consulenza per analizzare il caso e stabilire che la Guardia di Finanza aveva aperto d'ufficio una partita IVA italiana per la società spagnola, sospettando di esterovestizione.
- È stata effettuata una telefonata preliminare alla Guardia di Finanza, che ha confermato l'apertura d'ufficio della partita IVA italiana e ha delineato le condizioni per risolvere la questione legata all'accusa di esterovestizione.
Considerazioni Importanti:
- La Guardia di Finanza ha chiarito che la verità sulla natura spagnola della società sarebbe stata determinata dal portafoglio clienti: se internazionale, non ci sarebbero stati problemi; se limitato ai soli italiani, avrebbe confermato i sospetti di esterovestizione.
- L'esperto ha sottolineato come non esista una norma che definisca una società esterovestita in base alla nazionalità dei suoi clienti, evidenziando un possibile punto di contenzioso.
Consiglio Finale:
È stato messo in evidenza il valore della conoscenza del punto di vista fiscale per prendere decisioni consapevoli, anche se questo potrebbe non essere rassicurante per imprenditori digitali che hanno scelto di aprire società alle Isole Canarie.