Zero sanzioni sugli accertamenti con il decreto del 23 ottobre
Cosa fare in caso di accertamento fiscale in corso alla luce del Decreto Legge del 23 ottobre. Ho passato l'ultima oretta a leggermi gli articoli di questa nuova legge e ho cominciato faticosamente a chiarirmi le idee sulle opzioni che ci sono al momento.
Andiamo con ordine. Chi non ha ancora ricevuto un accertamento ma ha paura di riceverlo, può aderire alla cosiddetta "integrativa speciale", di cui ho già parlato, ovvero presentare una dichiarazione integrativa autonomamente in cui si rettificano gli imponibili dichiarati in passato; però, lo sappiamo, entro certi limiti, cioè entro 100 mila euro e nei limiti, comunque, del 30% di quanto già dichiarato.
Questo vale soltanto se non sono ancora iniziate ispezioni e verifiche.
Se sono già iniziate ispezioni e verifiche ma non si sono ancora concluse, allora quello che il contribuente può fare è una integrativa normalissima, cioè fare un'integrativa correggendo le vecchie dichiarazioni ma pagandoci le imposte piene e le sanzioni.
Quando invece l'accertamento è già concluso ed è concluso con un processo verbale di constatazione notificato al contribuente, allora il contribuente può chiudere la questione prima che sia notificato l'avviso di accertamento definitivo, pagando soltanto le imposte e non interessi e sanzioni.
Se invece è stato notificato anche l'accertamento definitivo ma pendono i termini per impugnarlo, anche in questo caso si può sanare la situazione pagando soltanto le imposte. Io ho dei casi in corso, ero stamattina per questo all'Agenzia delle Entrate, in cui ho presentato delle istanze di accertamento con adesione che ancora sono in corso e allora le opzioni che ora posso offrire ai miei clienti sono tre, invece che due.
Prima erano: o chiudo in adesione pagando le sanzioni ridotte, oppure facciamo ricorso.
Oggi si aggiunge una terza opzione e la terza opzione è: nei termini per fare ricorso io pago tutto quanto mi chiedono per imposte, con zero interessi e zero sanzioni. Allora, se sono in adesione quello che devo fare è capire, a meno che non voglia fare ricorso, se mi conviene di più pagare tutta l'imposta senza sanzioni oppure, magari, in adesione con l'ufficio ottenere una riduzione dell'imponibile in termini di imposta ma su questa pagarci l'imposta e interessi.
Insomma, un quadro particolarmente complesso del quale io, però, ho la sensazione che i contribuenti che potranno aderire alle misure che ho sommariamente descritto, non sono quelli che per qualche ragione sono più meritevoli ma sono quelli che hanno una grande fortuna.
Avere ricevuto la notifica di un atto un giorno prima o un giorno dopo il 23 ottobre, che è la data di uscita di questo decreto, può infatti voler dire poter aderire a sconti su sanzioni o no. Questo disturba e fa pensare anche a una possibile incostituzionalità di questa norma, dal momento che tratta contribuenti che hanno situazioni estremamente simili in modi che possono anche essere molto diversi.
Per stasera è tutto, alla prossima.